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Chi sono e cosa vogliono gli Hackers:

 

Gli hackers seguono una sorta di codice cavalleresco, fanno hacking seguendo un'etica ben precisa: Mai fare danni, mai rubare, mai farsi scoprire. Solo una sfida pratica di intelligenza nessun intento criminale. L'HACKING è l'atto di penetrare nei sistemi per assimilare conoscenze sul sistema e su come esso lavora. Quest'azione viene definita illegale perchè si guadagna l'accesso a tutti i dati con la possibilità di prelevarli. Al contrario di quello che viene detto dai governi e dai media gli hackers non sono pericolosi, appunto perchè non hanno alcuna intenzione criminale o fine a danneggiare, quello che vogliono è solo capire ed imparare dal sistema cui accedono traendone nozioni sul funzionamento dello stesso essendo questa l'unica vera maniera di constatare come realmente opera. Se si danneggia un sistema la possibilità di essere individuato e arrestato è di gran lunga superiore rispetto al semplice accesso, se non si danneggia nulla è molto difficile che riescano a prenderti senza spendere molti soldi (e non tutti, governi e grandi industrie a parte, li posseggono). Quindi il loro fine si limita all'interagire con un computer senza uno scopo ben preciso se non divertirsi ed esplorare; esplorazione casuale (random) senza secondi fini di computer remoti, senza provocare danni e senza farsi scoprire. Tutto qui. Forse leggendo questa pagina potrete prendermi per un illuso o pensare che quello che sto scrivendo siano solo cavolate nel tentativo di difendere (per chissà quale motivo) questa "razza" da debellare il più rapidamente possibile.  Non giudicatemi così su due piedi e continuate a leggere... Capirete di chi bisogna veramente guardarsi con molta attenzione.   


Chi sono i veri pirati informatici:

 

Quello che i governi intendono per "hacker" non è la figura della persona sopra citata ma bensì colui che avendo la conoscenza tecnica e gli strumenti dell'hacker li utilizza per rompere le sicurezze di un sistema con lo scopo di rubare o per semplice vandalismo. Gli stessi hackers, nel 1985, hanno coniato un termine per difendersi dall'uso improprio da parte dei giornalisti della parola "hackers" definendo questi pirati/vandali informatici con il termine di CRACKERS. E' di loro che i governi hanno paura, sono loro che commettono tutti quei reati di cui sentiamo parlare spesso negli ultimi tempi. Di solito questi crackers sono mediocri hacker, tendono a riunirsi in una sorta di società segrete per commettere reati.  Comunità di questo genere sono fiorenti in Usa, Australia, Gran Bretagna, Germania e paesi nordici ma il fenomeno è mondiale. Anche l'Italia è degnamente rappresentata. Quindi ricordate: sono i CRACKERS i veri pirati informatici e fino a che la gente non capirà che gli hackers non sono cattivi come si intende la polizia li continuerà a perseguitare come assassini/terroristi o come criminali della peggior specie.


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